Due note sulla droga, nello stile dell’indimenticabile Giancarlo Arnao:
Oggi Giovanardi (che è, credo, sottosegretario con delega all’antipatia) ha annunciato che si faranno test antidroga a coloro che chiederanno la patente; pare che il provvedimento anticipi una direttiva europea – ma mi pare strano; sarebbe come fargli la prova del palloncino: insensato, no? Basta non bere per 24 ore per essere a posto; idem con le droghe. Quindi è a tutti gli effetti un test inutile, ai fini della sicurezza stradale. In Europa lo sanno benissimo, così come sanno che la principale sostanza che causa incidenti è l’alcol e non le droghe.
Si fa un gran parlare dell’I-doser, questa nuova, terrificante droga acustica che si spaccia via internet. Vorrei dire un paio di cose che ho sentito e letto poco nei media. E’ certamente possibile indurre sensazioni psichedeliche attraverso i suoni; lo sapevano benissimo anche Bach o Debussy. Non solo, ma il volume e le condizioni di ascolto influiscono molto: qualcuno è mai stato in una discoteca, o in un teatro ben costruito? E’ possibile produrre effetti simili alla droga con l’audio? Sì, si può, specialmente se chi ascolta ci crede, esattamente come con Monteverdi o i Mouse on Mars. Non solo, ma almeno due generazioni di Hippies hanno fumato bucce di banana convintissimi di sballarsi – e si sballavano, benché la Bananadina sia una bufala.
Ma immaginiamo che sia vero, che esista un mp3 che fa l’effetto della Morfina (una cosa che solo a scriverla mi fa ridere). Non sarebbe pazzesco? Avremmo trovato la terapia antidolore perfetta: sicura, non tossica (non si assume niente), ripetibile all’infinito e comodamente stoccabile dentro un Ipod. Una rivoluzione nella scienza medica, ma purtroppo non è così: la Morfina (con tutti i suoi pericoli, specie per gli anziani) resta per ora l’unico rimedio.