Una delle cose belle del porno è il postporno, cioè tutte quelle forme di espressione che utilizzano gli ingredienti della pornografia per produrre cose che sono anche zozze, ma non solo. Ci sono molti esempi contemporanei di postporno; un buon esempio è il materiale presentato annualmente al Berlin Porn Film Festival.
A Roma a Natale ho conosciuto Slavina, amica di buoni amici, che vive in Spagna dove gestisce un sito dedicato all’audio postporno, Pornosotrx.net. L’idea è buona e ambiziosa: creare una community di persone che producono e fruiscono questo materiale. La piattaforma è orizzontale, nel senso che chiunque può postare (il sistema è ancora in fase di ottimizzazione ma questa è l’idea), e i vari materiali sono rilasciati con licenza CC.
Pornosotrx ha anche un aspetto educational: si organizzano dei workshop di audio sensuale, prossimamente anche in Italia. Scrive Slavina:
La radio tra tutti i moderni mezzi di comunicazione è il più accessibile a livello tecnico (soprattutto se si tratta di webcasting) e potente a livello storico e sovversivo, perché stimola e non sottomette chi ascolta. Non essendo legata alla visione, mette in moto le dinamiche dell’inconscio collettivo: é chi ascolta a costruire l’idea dell’altrx . Per questi motivi la radio è uno spazio di comunicazione che puó alimentare fantasie trasgressive e incoraggiare la costruzione di universi diversi, senza che siano necessari strumenti costosi o complicati da usare. Pornosotrx è una web radio collettiva che gode della partecipazione di una rete Partners che attraverso la loro TRX audio vogliono raccontare storie, esprimere interessi, e condividere pratiche di ordinaria sovversione .
Potevo mai resistere? Macché: detto fatto ho impacchettato un frammento audio registrato in rete, e realizzato “Crack cocaine, whiskey, dildo, webcam chatroom”, rovente scheggetta di realcore postporno ascoltabile su Pornosotrx.
g-odo