Dopo la recente scomparsa di Anna Longhi, attrice italiana notissima per aver interpretato diversi film con (e anche diretti da) Alberto Sordi, ho ripensato a quello sguardo, alla visione del mondo veicolata da quei film, in particolare l’episodio Le vacanze intelligenti dal film collettivo (Bolognini, Salce, Sordi) Dove vai in vacanza? del 1978. Dice Wikipedia: “Le vacanze estive di Remo e Augusta Proietti, veraci popolani romani, vengono per la prima volta organizzate dai loro figli, ormai quasi tutti prossimi alla laurea che, forti della loro cultura superiore, pongono fine alle vacanze rilassanti dei genitori per rimpiazzarle con visite a musei, città e luoghi d’interesse artistico nonché improbabili concerti”, e in particolare una performance di musica contemporanea e la Biennale di Venezia. Questi luoghi offrono spunti comici basati sul contrasto tra la cultura contemporanea snob, noiosa, non identificabile né decodificabile e i due popolani romaneschi il cui principale obiettivo è magnà. L’episodio contiene delle gag leggendarie e molto divertenti, cogliendo appieno la distanza tra i due mondi.
Il punto di vista naturalmente è sempre e solo quello di Remo e Augusta e lo spettatore è invitato a identificarsi con loro, stupirsi, non capire, annoiarsi, liquidare il tutto come assurdità incomprensibili, roba per gente coi grilli per la testa, fenomeni da baraccone. Un’operazione riuscitissima, e il pubblico di Albertone (decine di milioni di italiani) usciva dal cinema con una certezza: la Biennale è una bufala, la musica contemporanea fa cacare e chi l’apprezza non ha capito un cazzo.
Nel ’78 avevo 19 anni, ero molto incuriosito da arte e musica contemporanea e l’idea che si sbeffeggiassero mi urtava non poco. Ma la cosa peggiore era l’atteggiamento, molto diffuso e incarnato da quel film, che contrapponeva (e contrappone) l’alto e il basso, il colto e il popolare, l’arte contemporanea e le fettuccine al ragù. Facendo dei danni gravissimi alla società italiana: proprio in quel periodo nasceva Mediaset, con la missione di creare intrattenimento pensato apposta per Remo e Augusta: altro che la cultura (completamente assente negli anni d’oro), zinne, umorismo (becero) e gossip. Sempre del ’78 è Ecce Bombo, il film di di Nanni Moretti che contiene la celebre citazione “Te lo meriti Alberto Sordi, te lo meriti.” Moretti fu crocifisso e in parte dovette correggere (tra i danni del post-modernismo anni ’80 c’è stata l’amnistia generale sui crimini culturali del passato), ma a pensarci oggi aveva ragione da vendere.