Non ditelo in giro*: a febbraio è successo un fattaccio, è il motivo per cui Fosforo è fermo da un po’. Il mio vecchio cuore ha singhiozzato e negli scorsi mesi ho fatto due cose e basta: rimettermi (sto bene, quasi al 100%) e tenere tutti i miei corsi a scuola (sono un free lance, se non lavoro non mi pagano). Spoiler: non ho visto la luce in fondo al tunnel, e neanche il tunnel, non mi è passata davanti la vita come fosse un film, e non mi pare che la mia esistenza finalmente abbia un senso perché ho sfiorato il disastro. È stato un singhiozzo, un dosso particolarmente accidentato, reso infinitamente meno spiacevole dalla sublime e insuperabile UTIC, l’unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale di Piacenza: medici, staff, chirurghi che non solo mi hanno curato con perizia, professionalità e calore umano, ma hanno dovuto sopportare il peggior paziente nella storia della medicina moderna.
* Lo scrivo qui quindi amici e parenti lo sanno tutti. Ho evitato di dirlo sui social media perché la solidarietà degli sconosciuti (a alcuni dei quali non pare vero di “soccorerti”) mi irrita molto. Quindi gentilmente non condividete questo post, grazie.