Sindrome del Controllore

Molti di noi controllano diverse volte la chiavetta del gas prima di uscire; sappiamo anche che farlo una volta è auspicabile, due volte è meglio, ma già tre è da smemorati, quattro è esagerato e dalle cinque in su la cosa è patologica. E può diventare una compulsione a volte drammatica: ci sono persone che passano ore intere a ricontrollare che il gas sia chiuso, il computer spento, la porta chiusa, l’allarme attivo.

C’è poi un altro disturbo, meno studiato e di natura diversa: la paranoia da controllo. Qui la compulsione non è a ripetere, ma ad accertarsi che tutto sia a posto, costantemente. Il primo sintomo può essere un tavolo troppo ordinato o l’installazione di un videocitofono, ma dietro l’angolo c’è l’ossessione. Le due sindromi, diversissime, hanno in comune un meccanismo di gratificazione e astinenza simile a quello delle droghe: nella prima si ricontrolla per bene (entro certi limiti) per garantirsi tranquillità su quel versante: il gas non uscirà. Nella seconda si vuole controllare tutto (sempre entro quei limiti) per la stessa ragione: la ricerca di pace interiore.

Una pace che, come nelle droghe pesanti, diventa più effimera ad ogni ripetizione e richiede dosi maggiori (di controllo) per subentrare. E’ un circolo vizioso terrificante, reso ancora più perverso dalle tecnologie che invece di sottrarci il controllo e produrre un mondo perfetto, come ci aveva promesso la fantascienza, ci forniscono milioni di opzioni per controllare, verificare e disporre.

Si va dal caller ID ai “sistemi di controllo del perimetro (allarmi, ndt) multi-telecamera, con sirena e telesoccorso collegato con Carabinieri e Polizia”; esistono centraline che consentono di verificare via internet lo stato del riscaldamento e mille altri parametri. E naturalmente Pupillo ®, la telecamera attivabile a distanza mediante videochiamata: un oggetto indiscreto e legalmente controverso che fornisce sì uno strumento per la tranquillità domestica, ma solo di chi lo controlla.

Discover more from WRITTEN MATTER

Subscribe now to keep reading and get access to the full archive.

Continue Reading