Tra i molti che ho, un grave difetto che mi accompagna da sempre è l’accumulazione di carta. Non soltanto cose utili o necessarie (come le dichiarazioni dei redditi di quando avevo ancora i capelli), ma anche immondizia, pur che si porti dietro una qualche memoria: biglietti d’aereo, incarti di cioccolata, biglietti da visita di persone che non so più chi siano, bigliettini d’amore e letteracce, adesivi delle videocassette, posta di ogni genere. Una sindrome assurda e scomodissima, considerato che la mia esistenza è spesso nomade. Però forse ho trovato una soluzione che mi permette di liberarmi di queste cartacce, ma anche di dare loro un qualche senso – forse.
Ognuno di questi quadretti misura 10 x 15, e contiene tra i 15 e i 25 frammenti. Il resto va nella carta – finalmente. PS: Semmai voleste vederne altri pezzetti, li sto pubblicando su Instagram.