Il 4 aprile scorso, mentre volavano gli insulti per la campagna elettorale, è stato pubblicato dal Ministero della Salute il tabellone unico che specifica le dosi di stupefacente considerate consumo personale: “La dose media singola di principio attivo è il valore base che “per la sua evidenza scientifica”, come ha sostenuto il ministro Giovanardi che è uno dei fautori della legge, è stato utilizzato e incrementato attraverso un moltiplicatore variabile in relazione alle caratteristiche di ciascuna sostanza e al potere di indurre alterazioni comportamentali e psicomotorie per giungere alla “quantità massima detenibile”.” (da CittadinoLex)
I numeri sono noti: 500 milligrammi di Cannabis, 750 di Cocaina, 500 di Amfetamina, ecc. Ma non di sostanza, bensì di principio attivo, un dato non rilevabile dal consumatore se non a spanne. Ogni commento è superfluo. Ma in quella stessa pagina di CittadinoLex è riprodotta tutta intera la tabella, che è lunghissima e comprende perfino sostanze per le quali “non sono disponibili dati riferibili ai livelli individuali di consumo.” Insomma roba rara, esotica e mai sentita: il Dipipanone, il Chetobemidone, l’Acido gamma-idrossibutirrico, il Tebacone, la Codossima, il Racemetorfano, i Funghi del genere Strofaria e il Gamma-butirrolattone – che non so cosa sia ma del quale si può fare una vera scorpacciata: ben 1200 i milligrammi consentiti.
PS: Ho scoperto cos’è il Butirro, e non sorprende che Storace l’abbia messo in tabella. Si ringrazia il Caseificio Fidelia.