Da oggi lo stato italiano accetta soltanto fatture in formato digitale. Mi sembra una splendida notizia: finalmente qualcosa si muove nella intricata e bizantina burocrazia italiana. Saluto questa benvenuta novità con una storiella, successa proprio oggi.
Ho bisogno di un certificato di nascita in lingua straniera. Vado al Comune di Milano, faccio la fila, e poi mi sento dire che non possono rilasciarmelo – perché sono nato a Roma. Quindi, malgrado viva a Milano da più di vent’anni, il Comune (che nel tempo mi ha rilasciato svariate Carte d’Identità) non può certificare dove io sia nato (benché lo sappia benissimo). Mi si dice di chiamare il Comune di Roma, al numero 06.0606. Dopo tre tentativi andati a vuoto (tempo medio di attesa sei minuti), una cortese signorina mi comunica che posso andare a richiedere detto certificato a Roma, nei loro uffici di via Petroselli 50, dal lunedì al venerdì, 8:30/12:30.
Lo stato accetterà anche le fatture digitali, ma a me pare sempre la solita vecchia Italia, stronza e stupefacentemente imbecille, che conosco da sempre.
PS: Più ci penso e più mi pare delirante: un bambino nato a Pantelleria e emigrato in fasce a Bolzano, ogni volta che ha bisogno di un certificato di nascita deve recarsi sull’isola (o delegare qualcuno, se conosce ancora qualcuno). E’ una pura follia, e non posso credere che nessuno si sia mai posto il problema. Posso invece credere che chi poteva risolverlo (a costo zero, con una semplice circolare amministrativa) non l’ha fatto.


Mi sembra una cosa assurda…
Per curiosità sono andato nel sito del comune di Roma e mi sembra che ci siano servizi per richiedere i certificati senza recarsi di persona (anche tramite sportelli delle Poste), ma non so se fa al caso tuo.
Ecco qui: http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=seg_gen_dir_an_ser_el_cer_an.wp
Giusto buon Sae, ma solo per certificati in italiano. In lingua straniera solo di persona