Così adesso Milano ha il suo candidato di centro-sinistra alla Regione Lombardia. Al netto del fatto che per essere migliori di Formigoni basta veramente poco, stamattina – messa da parte la mia proverbiale ferocia – mi sono messo a cercare di capire chi sia questo Umberto Ambrosoli. Una cosa la sappiamo tutti: è il figlio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, liquidatore della banca di Sindona, assassinato nel ’79 dalla mafia americana; un esempio stratosferico di rettitudine e moralità che l’Italia dovrebbe ricordare più spesso.
Me lo conferma anche Wikipedia: “Umberto Ambrosoli (Milano, 10 settembre 1971) è un avvocato e politico italiano, figlio di Giorgio, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana assassinato nel 1979.” Sì, ma poi? “Si è laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano ed è divenuto avvocato penalista. Sposato con Alessandra Bersino, ha tre figli: Giorgio, Annina e Martino.”
Vabbé… ma di rilevante?
“È stato nominato dalla Banca d’Italia in tre comitati di sorveglianza in procedure di rigore relative ad istituiti e società lombarde (incarichi che riecheggiano quello del padre, ndr). Nel 2009 ha pubblicato il libro “Qualunque cosa succeda”, edito da Sironi Editore, che narra la vicenda del padre. Nel 2011 diventa membro del “Comitato di esperti per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto dei fenomeni di stampo mafioso sul territorio milanese”, presieduto da Nando Dalla Chiesa (altro figlio d’arte, ndr). Sempre nel 2011, all’atto di costituzione dell’ Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, assume la carica di Presidente onorario.”
Insomma niente, o quasi. Il suo merito fin’ora (e forse anche principale occupazione) è di essere il figlio di una persona perbene. Molto perbene. Eroicamente perbene. Ma è sufficiente? O è la solita genitocrazia italica? Non sarebbe meglio se si presentasse con un curriculum qualsiasi, però suo (avendo 42 anni e non 21), invece di: “Votatemi, sono il figlio di un eroe”?
Naturalmente adesso vedremo cos’ha da dirci lui di persona (essendo io residente nel suo bacino elettorale), al netto di una certezza al momento granitica e non scalfibile: il centro-sinistra com’è adesso mi fa orrore, e non lo voterei mai.
PS: E siccome sono davvero meticoloso nel mio lavoro io scavo, scavo… E qui scopro che è proprio un simpaticone, con cui vorremmo tutti andare in vacanza: “Umberto Ambrosoli pratica sci alpinismo e ciclismo. Ha formazione cattolica. Quando può viaggia, privilegiando l’Italia e l’ Europa. Ascoltatore di musica (non si è perso la nuova edizione del “Rigoletto” alla Scala), legge saggistica, anche di riferimento alle sue competenze giuridiche, storia, è appassionato di libri gialli e anche nella narrativa predilige le autrici italiane. Moglie, figli e famiglia al centro del tempo libero, luogo di rifugio sul Lago Maggiore.” Zzz…