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La libertà di scegliere

Posted on October 30, 2020November 12, 2020 by SM

buildingImmaginiamo una riunione di condominio di fantasia, ipoteticamente la mia. Tra i molti condomini ce n’è uno che mi sta antipatico: tratta male la moglie, educa i figli in un modo che non mi piace, fa e dice cose molto irritanti ed è pure incredibilmente permaloso. Abbiamo già battibeccato altre volte, e so benissimo che le mie battute gli fanno saltare i nervi. Naturalmente, date le bestialità che dice, ho tutto il diritto di massacrarlo di sfottò. Lui s’incazza moltissimo, si alza in piedi e urla, agitando l’indice, ma io gli rido in faccia: non solo è pienamente nel mio diritto dirgli quello che voglio, ma mi sento provocato.

La domanda che mi faccio è: fermo restando il mio diritto d’opinione, forse non sarebbe più scaltro evitare di esasperarlo, manifestargli con forza il tutto mio dissenso ma evitare di alludere al suo parrucchino, o suggerire l’idea che i figli dovrebbero ucciderlo nel sonno? Nell’economia della riunione, e in generale dei miei rapporti con lui, non sarebbe più scaltro e intelligente evitare di provocarlo inutilmente? Probabilmente sarebbe anche più fruttuoso, dovendo prendere delle decisioni insieme e magari provare a capirsi reciprocamente. Poi magari posso sperare che i suoi figli siano migliori di lui. Ma cosa posso ottenere prendendolo in giro? Posso immaginare coi miei sfottò di contribuire a migliorare il mondo, o perfino soltanto lui? Non facendolo certamente sto limitando la mia libertà di espressione e il mio senso dell’umorismo, ma non lo sto facendo per un motivo che mi pare sensato. Credo infatti che la libertà di dire quello che penso, della quale sono innamorato da sempre e che cerco di difendere quando posso, sia una cosa preziosa da usare con intelligenza: dopotutto i miei avi l’hanno ottenuta dopo secoli di lotta.

Ecco: tra le altre obiezioni (post-colonialismo, eurocentrismo, razzismo strisciante, mancanza di precisione, un peccato mortale se vuoi far ridere), questo è un motivo per cui l’umorismo di Charlie Hebdo non mi piace. Essendo su internet dove non tutti mi conoscono di persona, vorrei precisare che la libertà di espressione per me è un valore inderogabile (quindi non mi sognerei mai di proibire CH), e che qualcuno venga decapitato per una vignetta mi fa un orrore senza fine.

PS: Ho scritto un altro post sul tema.

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