Trattato di Maastricht

Esiste una cittadina olandese che tutti abbiamo maledetto: Maastricht, nota al mondo per i famigerati parametri. Ma questo bel paesone è famoso anche per un altro motivo. Incuneata in una lingua d’Olanda tra Belgio, Germania e Francia, grazie al proibizionismo Maastricht è, dopo Amsterdam, la capitale europea della vendita di Marijuana.

Qui i Coffeeshop lavorano senza sosta dalla mattina alla sera, servendo fino a 1000 clienti al giorno. Belgi, tedeschi e francesi che vengono a farsi una giornata di libertà dalle leggi di casa loro, comunque assai meno rigide della nostra. Infatti l’Olanda è tra le principali mete dei giovani italiani, che però preferiscono Amsterdam (dove costituiscono quasi un problema sociale).

In Olanda è consentito un Coffeeshop ogni 20.000 abitanti. Maastricht, 16 shop per 130.000 persone, è un’eccezione; segno che il problema è noto e viene affrontato col pratico piglio olandese. D’altronde questo movimento costituisce un notevole introito per la città, forse il principale, tenendo anche conto che il 90% del prodotto venduto è locale: una forma di agricoltura domestica il cui raccolto si vende a 5/10 euro al grammo.

I controlli sono rigidissimi (si rischia la chiusura permanente per vendita a minori), ma tutti sfilano ordinatamente col documento in mano, senza problemi. Si comprano l’erba e se ne vanno al fiume, o in giro per la (bella) cittadina. La polizia è amichevole, come ovunque in Olanda, e poi è troppo occupata a sequestrare alcolici a chi ne beve per strada – proibitissimo.