Ho incontrato Pino Daniele soltanto una volta – quasi quarant’anni fa. Fine anni ’70: essendo un grande fan di Napoli Centrale, quando suonavano in un posto raggiungibile di solito andavo. Quell’anno (1977) giravano con una nuova formazione che, oltre ai due fondatori Franco Del Prete (batteria e voce) e James Senese (sax e voce) comprendeva Pippo Guarnera al piano (uno degli uomini più simpatici del pianeta, oltre che un eccellente pianista) e Pino Daniele (giovanissimo e ultratimido) al basso. Poi, qualche tempo dopo, sono arrivate le sue prime canzoni: Na tazzulell’ e’ cafè, Ca’ calore, ecc. Musica buffa, molto sofisticata eppure semplice, caciarona e festaiola: si capiva benissimo che dietro c’era un talento di grande sostanza. Naturalmente tutti ci ricordiamo dell’album Nero a metà, certamente il suo capolavoro, e di Quando – scritta per il film Pensavo fosse amore… invece era un calesse di Massimo Troisi. Poi Daniele s’è un po’ perso: tra turnisti di gran lusso, arrangiamenti fusion e fascinazioni tropicali, la sua musica ha perso mordente, e molti dei suoi ultimi album sono un po’ così.
Ma non tanto da far dimenticare la sua statura, che è quella di un gigante. Come Troisi, anche lui ha saputo diventare rapidamente un classico della cultura napoletana, come Raffaele Viviani, Eduardo e Totò. E alcune sue canzoni sanno dire delle cose che in molti sentiamo ma in pochi sappiamo esprimere – e questo è il segno della grandezza di un autore. La mia preferita di sempre rimane Alleria, forse la canzone più triste che conosca. Anche per via di un trucco poetico semplice e commovente: parlare della tristezza raccontando della mancanza di allegria.
Grazie Pino, per le molte belle canzoni. Ma anche per quella presenza lieve e discreta, per la capacità di essere una star senza diventare un pagliaccio televisivo, e per aver dimostrato che è possibile produrre musica profondamente sofisticata ma anche ad alto valore pop. Così ce n’è pochissimi, e ognuno che ci lascia è un lutto.
e uscire poi ppe strada e gridare ” sò’ normale!” e nisciuno me dice niente e nemmeno la stradale
https://www.youtube.com/watch?v=Q7AhN4O0i-g
mannaggia
A parte le tue esperienze personali, hai scritto tutto quello che avrei scritto io. Grazie!