Qualche dato sul quale riflettere: lo scorso post, quello un po’ vaticinante su Grillo, la reclame e la dittatura, ha fatto 305 views solo lui (perlopiù in arrivo da Facebook, ma non solo). Attaccare il potere, perfino quel potere che attacca a sua volta il potere, paga sempre. Io posso anche dire che non lo faccio per questo ma, è inutile nasconderselo, è sempre gradevole avere molte visite. Quasi sempre: ultimamente ho notato che una sezione toscana del PD, amica di amici che condividono i miei post su Facebook (dove compare un link a Fosforo quando pubblico un nuovo post), ha iniziato a condividerli a sua volta. Naturalmente mi fa molto piacere che dei militanti del PD leggano quello che ho da dire, così come tutti gli altri. Che però una sezione del PD indossi le mie opinioni mi fa un po’ impressione, specialmente perché ovviamente indossa solo quelle che piacciono a lei. Ma si può vivere di disclaimer? E’ possibile che ogni volta che si critica qualcuno bisogna poi aggiungere anche qualche lazzo per gli altri, che sennò diventano subito solo tuoi amici (per il breve spazio di un click, ovviamente, e di quel click specifico, non tutti)? Che si fa in questi casi?