Post numero 1234 (giusto così, come statistica inutile).
Vi segnalo un mio lungo e tortuoso articolo sullo stato della musica in rete, da Napster a Deezer. S’intitola Il grande jukebox lassù nel cielo e campeggia nella sezione Cultura del sito di Rolling Stone Italia. Buona lettura.
Ho trovato molto interessante il tuo articolo, soprattutto il discorso sulla musica “dimenticata” dalle case discografiche in quanto non redditizia.
Anch’io, inoltre, vorrei un abbonamento audio-video flat e avere la possibilità di crearmi un palinsesto audio-televisivo senza dover sottostare ai palinsesti di tv, radio ecc e senza salassarmi troppo. Queta cosa avviene già per molte persone, ma spesso in modo non troppo legale.
Volevo segnalarti che da qualche tempo (non saprei da quando) esiste il servizio Cubomusica di Alice. In sintesi per chi è abbonato alla adsl Alice di Telecom è permesso di abbonarsi ad un servizio che al prezzo aggiuntivo di 3 euro al mese permette di ascoltare in modo illimitato lo streaming di oltre 4 milioni di canzoni. Il grosso limite è che si può farlo solo dal pc di casa e vale solo per utenze domestiche. Non sono abbonato, volevo solo segnalare un servizio analogo a Spotify (che in Italia ufficialmente non è ancora arrivato) che è poco conosciuto ed ha un prezzo contenuto.
Se vuoi puoi testarlo qui: http://www.cubomusica.it/prova
Diciamo che la regola generale è che gli utenti si comportano nel modo che a loro pare sensato, e poi l’industria cerca di trovare un modello simile ma “legale”, cioè remunerativo. A volte la cosa avviene in modo sensato, altre volte (come ho scritto) no – come nel caso di iTunes, a mio parere un modello passatista e costoso. Speriamo che col resto dell’intrattenimento/cultura le cose vadano diversamente, ma dai prezzi degli ebook mi pare che ancora non ci siamo. Oltre a Cubo (musica, vision, ecc) in Italia c’è Deezer – che però non ho provato.
Naturalmente ogni sistema tende a proiettarsi nel futuro, esattamente come ai tempi di Napster, quando un mucchio di gente si collegava a 56k e ci impiegava ore a scaricare una canzone. E’ chiaro che quando i telefoni avranno 100mb di banda, la questione dello streaming diventerà irrilevante.