Salta di nuovo la legge contro la discriminazione verso le persone omosessuali, per le solite ragioni ripugnanti. Un passaggio interessante di questa tristissima polemica riguarda le categorie da tutelare.
La relatrice Paola Concia ha presentato un emendamento che, recependo alcune obiezioni del centrodestra, estende le tutele previste dal testo base per le persone omosessuali e transessuali, anche agli anziani e ai disabili: “Ho voluto fare questa aggiunta – ha detto la Concia nel corso del suo intervento – non tanto perché vi sia una oggettiva esigenza giuridica, quanto piuttosto per venire incontro per l’ennesima volta alle perplessità di natura costituzionale – che non condivido – suscitate da alcuni gruppi. L’aggiunta estende l’applicazione delle aggravanti ai casi in cui i reati richiamati siano stati commessi in ragione del sesso, dell’età ovvero della disabilità della persona offesa.
Insomma, una legge sulle condizioni umane oggi oggetto di discriminazione? Un sostegno all’integrazione di persone appartenenti a minoranze a volte oggetto di disparità? Come la giri la giri è curiosa – benché comprensibile, come compromesso. Quali altre categorie potremmo includere per rendere questa legge più universale?
La Lega ha ribadito la sua totale indisponibilità a valutare questo testo. “Vogliamo uno Stato che tuteli la persona nella sua interezza, che tuteli tutti senza fare del vittimismo in relazione agli insulti che sono stati dati”, ha spiegato Massimo Polledri, salvo poi aggiungere: “Pensate che sia stato facile per noi essere stati leghisti, inizialmente, in Emilia Romagna e che abbiamo ricevuto un trattamento uguale rispetto ai colleghi medici di altre parti? Potrei scrivere un libro su questo tema, ma, francamente, ritornerei in quel vittimismo che oggi deve essere non ad appannaggio delle categorie che si candidano a dirigere questo Paese”.*
Grazie Polledri, allora: omosessuali, transessuali, anziani, disabili e leghisti. Chi altro?
* Non posso fare a meno di notare il linguaggio rudimentale e accidentato di questo utente ovviamente abusivo della lingua italiana.