Una delle intraprese più riuscite della mia vita, anche in termini di risposta di pubblico, è certamente stata l’album Inaudito, uscito a nome Buddha Stick nel ’96. Dentro quel densissimo album c’è un bel pezzo della mia vita di musicista e di ascoltatore: pezzetti, campioni, atmosfere, suoni, loop… I dischi dovrebbero poter essere anche così: un percolato di quello che hai fatto fino a quel momento. Sfortunatamente è sempre più raro trovare album del genere, per una ragione anche comprensibile: se cerchi di campare suonando questo non è il sistema migliore; accumulare musica in questa maniera geologica può richiedere degli anni, e nel frattempo pagare l’affitto è un casino. Io ho la fortuna di giocare su diversi tavoli, e quindi posso permettermi l’immenso lusso di fare i dischi quando mi pare ora.
A 15 anni dall’uscita di Inaudito (uno dei primissimi album legalmente in downloading nella storia dell’mp3, luglio ’97, a un anno dalla pubblicazione, esaurite le 1971 copie stampate) ho ripescato dal cilindro questo nome, che indica anche un metodo di lavoro e certi sentimenti sonori tipici di quell’album – ma non necessariamente di tutto il resto della mia produzione. L’ho usato per un remix di Soslo, A cool dry place (Kingston Moan):
A cool dry place (Kingston moan) – SM & Buddha Stick by so-slo
Per i maniaci (Inaudito negli anni ne ha stanati diversi) il sottotitolo deriva da questa storia. Mille grazie a Federica Colombo con la quale l’ho mixato all’S213Lab di Milano.